Paola

LA CITTADINA DI PAOLA

Paola in provincia di Cosenza tirrenica tra  valli e torrenti e attraversata dal fiume. E’ un capoluogo importante e molto commerciale.
L’origine di Paola è legata a racconti Enotri, di Patjkos, del console Lucio Emilio Paolo.
Nella zona nord del territorio paolano sono stati trovati cocci fittili e tegole del periodo tardo-imperiale romano. Nel luglio del 1982, nella zona nord in una contrada dal nome romano di «Cutura», sono venuti allo scoperto un  basamento di un frantoio, una mezza macina di granito, cocci vasellami di argilla, anelli di un pilastro che risalgono al periodo romano.

Paola (Antica porta della città)
Paola, (Tramonto)
Paola (Panorama notturno
Paola (Panorama notturno
Paola (Antica porta della città)
Paola (Antica porta della città)
Santuario a S. Francesco
Piazzale (Obelisco)

Si può pensare ad un nucleo rurale che ha preceduto la formazione del centro urbano.
Le testimonianze bizantine sono numerose di quelle romane: non mancano le denominazioni dei santi bizantini su varie contrade come S. Elia, S. Miceli, Santa Caterina V.M., e notevoli testimonianze sono la Chiesa Ipogea di Sotterra, la chiesa di S. Michele in S. Miceli, la icona bizantina a Monte vergine.
A Paola sono stati trovati reperti di civiltà araba. Nel periodo tardo gotico e rinascimentale Paola diventa celebre per uno dei più venerati santi della cristianità: S. Francesco. Nasce nel 1416 e muore a Tours nel 1507. Ancora adolescente, al ritorno da un pellegrinaggio a Roma, il giovane volle vivere da eremita, abitando una cella solitaria, ad imitazione dei più celebri monaci italo-greci che erano presenti in Calabria. La dura vita ascetica condotta, la coraggiosa difesa sostenuta per la giusta causa dei poveri e degli oppressi e le tante predizioni avveratesi, diffuse talmente la sua fama che persino sovrani come il re di Napoli e i re di Francia lo supplicarono, lo accolsero e lo trattennero alle loro corti. La presenza e la memoria di S. Francesco furono per Paola la principale causa del suo sviluppo; infatti la dimensione spirituale del santo è tale che egli si può giustamente inserire non solo nella storia della Calabria, ma anche in quella dell’Europa intera. Il l° maggio 1519 Francesco di Paola fu proclamato santo dal papa Leone X. Il messo pontificio per arrivare a Paola impiegò tre giorni, quindi la notizia raggiunse Paola il 4 maggio e, benché a Paola si vivesse in attesa di un simile evento, la notizia fu così straordinaria che animò una festa che mai più resterà interrotta nella storia.
Nella battaglia di Lepanto, le flotte ottomane non furono decimate, le coste calabre furono sempre attaccate dai Turchi che godettero dell’appoggio del re di Francia. La famiglia Spinelli fece costrire la fortificazione della città dopo la terribile devastazione del 1555. Protessero con una porta la scalinata della Marina e tutta la città con l’arco di S. Francesco. Tuttora le zone più belle della città sono quelle volute dal marchese Tommaso Francesco Spinelli.
Essendo Paola il centro urbano più popolato del suo feudo, ne stimolò la crescita con la fondazione di un collegio affidato ai Gesuiti, con la presenza dei Domenicani e dei Cappuccini per la predicazione religiosa. Solo sotto di lui Paola conobbe un crescente impegno nelle attività produttive e mercantili, soprattutto per la produzione della seta.

Nell’800 Paola subì le crude ondate giacobine, le feroci reazioni borboniche e la dominazione di Murat, fino alla severa Restaurazione e ai moti del Risorgimento…