Amantea. Calabria

Amantea, antica città marina in Calabria

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Il territorio del comune di Amantea, città marina, si estende su una superficie 33.16 km2 in direzione nord-sud parallelamente al Mar Tirreno. I confini naturali del comune di Amantea sono delimitati con Belmonte Calabro e fiume Verre, a Sud con Nocera Terinese in Provincia. Di Catanzaro e il fiume Savuto,  a Est da alcune cime della con i comuni di Cleta, Serra d’Aiello, Cleto e Serra d’Aiello e con l’ex-frazione di San Pietro di Amantea.

Il territorio amanteano è solcato da fiumi o torrenti provenienti dell’entroterra: tutti sono a carattere torrentizio. Possono raggiungere anche una grande portata d’acqua in inverno ma in estate appaiono in secca, salvo

Nel Medioevo era territorio amanteano con il comune di Belmonte Calabro con le sue frazioni: la giurisdizione della Comunità di Amantea sul solo castello di Belmonte decadde con la fondazione del castello stesso, nel 1270, su ordine di Carlo I d’Angiò, per punire una ribellione degli abitanti di Amantea.

Nel 1345 la Comunità di Amantea fece ricorso alla regina Giovanna I di Napoli perché sanzionasse il feudatario di Belmonte Pietro Salvacossa che si era appropriato di alcuni territori amanteani: con un decreto la regina delimitò i confini amanteani per la prima volta.

Nel 1811, in età napoleonica, venne sancita de iure la divisione tra i territori di Belmonte e Amantea, che fino ad allora era esistita solo di fatto.

Dal luglio 1937 l’ex-frazione di San Pietro di Amantea ottenne l’autonomia amministrativa che conserva: il comune di Amantea perse un territorio montuoso di 10 km2 che andò a costituire il nuovo comune. I bizantini, quando conquistarono la Calabria, fondarono nell’area dell’attuale Amantea vecchia una cittadella fortificata chiamata Nepetia.

San pietro, Martirano (in montagna)

Nepetia fu conquistata dagli arabi nel IX secolo, che la costituirono capitale di emirato e la ribattezzarono Al-Mantiah.

Quando, nel 1885 Niceforo Foca riconquistò la città, e rimase il nome di Amantea.

La cittadina fu elevata sede vescovile finché non venne accorpata, sul finire alla diocesi di Tropea, Nella località di Campora San Giovanni, frazione di Amantea, vi fu l’antica Temesa, e Clampetia sarebbe collocabile nella piana di Amantea.

Con ogni probabilità nel sito dell’attuale città di Amantea o nel suo territorio si trovava l’antica città magnogreca di Campletia o Lampetiacittà forse fondata dai Crotoniati luogo di un’antica un’antica citta bruzia distrutta.  I bizantini fondarono, nel sito dell’attuale centro storico, la città fortificata di Nepetia. Dopo la conquista araba di Nepetia la città venne rifondata dagli Arabi col nome di Al Mantiab (la rocca), e corrisponde al nome di “Amantea” quello usato in dialettale, ‘a Mantia o la Mantia. Secondo altri studiosi, il nome deriverebbe dal greco “Amantia” nome di città dell’Epiro e della Macedonia.