San Nicola Arcella

 

SAN NICOLA ARCELLA

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Le origini di San Nicola Arcella provengono dalla cittadina di Scalea, la quale, venne fondata dai superstiti di Lavinium, antica città romana, sorta alla foce del fiume Lao, dopo la distruzione della città “LAOS” che fu assalita dai barbari del nord.

La popolazione di Lavinium, fu costretta dalle condizioni igieniche (la malaria che infestava la piana del Lao) e dalla necessità di difendersi dalle incursioni saracene, a rifugiarsi sulle alture vicine, dando origine nei tempi bizantini, “alla Scalea ed al Casale di questa San Nicola Arcella” (Oreste Dito).

 

San Nicola Arcella è località balneare della Riviera dei Cedri situata su di uno strapiombo di 110 m s.l.m., ai piedi del quale si trova una baia racchiusa da un braccio roccioso che le conferisce la forma di un porto naturale. Ha molte coltivazioni di cedri. 

L’antica denominazione del borgo originario era in realtà San Nicola dei Bulgari. Solo nel 1912 assunse l’attuale nome di San Nicola Arcella; sembra che quest’ultimo derivi dalla terra sulla quale, oggi, è strutturato il centro abitato, e cioè una rocca ( in latino arx ) dove si rifugiarono i superstiti di Lavinium..

I coloni del principe, insieme con gli antichi abitanti, dediti soprattutto alla pesca, costruirono il primo regolare nucleo urbano, cioè il primo Casale che prese il nome di Casaletto; erano le case della corte il nome è ancora attribuito alla parte più antica di San Nicola Arcella. Il feudo rimase in mano ai principi Spinelli di Scalea fino all’abolizione della feudalità decretata dai Francesi (1806).

Nel XVIII secolo il principe Scordia Pietro Lanza Branciforte, avendo sposato Eleonora, ultima erede degli Spinelli di Scalea, divenne principe di tutto il feudo e alla contrada Dino fece costruire come sua residenza estiva il grande palazzo che si erge ancora maestoso ed è visibile dalla strada

Sotto i nuovi dominatori San Nicola conobbe una breve autonomia amministrativa, per il riordino amministrativo predisposto con il decreto 4 Maggio 1811, in virtù del quale venivano istituiti i comuni, San Nicola, viene iscritta a frazione di Scalea. Diviene comune autonomo nel 1912; il primo sindaco fu il signor Tenuta Michele.

San Nicola, storicamente appartenente al territorio comunale della vicina Scalea, era chiamato San Nicola dei Bulgari e, solo a partire dai primi anni del ‘900, mutò il suo toponimo in quello attuale, quando divenne, a tutti gli effetti, un comune autonomo con il suo primo sindaco, il Signor Michele Tenuta. Pare che tra i personaggi di spicco, ricordati dai cittadini e dalla storia, San Nicola vanti Lord Crawford, lo scrittore inglese vissuto nel 1800 che scelse proprio la cittadina calabrese come sua dimora.

 

ARCO MAGNO Grotta del saraceno

 

Suggestivo Arco naturale roccioso sulla costa Tirrenica della Calabria a San Nicola Arcella. E’ una delle località più incantevoli d’Italia Splendida spiaggia con acqua cristallina. Si può arrivare all’interno del suggestivo arco a nuoto (sconsigliato, faticoso) a piedi (faticoso ma suggestivo), con kayak, canoa o pedalò disponibile ad un prezzo accessibile (5/10 euro) sulla spiaggia adiacente l’Arco. Posto ancora più spettacolare se si riesce ad essere lì al tramonto e comunque quando i raggi riescono a penetrare dentro. Consigliatissimo per bellezza. E’ sconsigliato condurre bambini a seguito, soprattutto a piedi e con canoe. Possibilità di mangiare e fare del buon mare sulle spiagge attrezzate adiacenti.

 

ARCO MAGNO E LE SUE GROTTE

San Nicola Arcella, affacciato sulle acque tirreniche, tra Praia a Mare e Scalea, vanta un bellissimo tratto di costa con stupende spiagge di sabbia grigia ed un mare cristallino, tra il turchese e l’azzurro, con fondali digradanti, perfetti per gli appassionati di nuoto. La località è così denominata per via di uno straordinario Arco naturale, scavato probabilmente dal mare nella dura roccia: l’Arco Magno, che apre la via verso una piccola spiaggia, silenziosa, nascosta, isolata. Al suo interno si trova un ‘incantevole laguna a forma di mezzaluna, lunga circa 25 metri, con piccolissimi ciotoli di ghiaia.

Sulla parte sinistra dell’arco è presente una grotta naturale di grandi dimensioni, detta Grotta del Saraceno con all’interno una piccola sorgente d’acqua; mentre sul lato nord dell’Arco è situato un altro complesso di piccoli scogli e rocce, su cui si erge un altro arco di roccia: l’Arco di Enea, dal nome del mitico eroe troiano che, secondo il mito, dopo la caduta di Troia passò da quelle parti. In questi luoghi suggestivi, immersi nel profumo tipico delle piante e degli arbusti della Macchia Mediterranea, il tempo pare essersi fermato e c’e’ chi, con animo sognante, spera di sentire il canto ammaliatore delle sirene nei confronti dei primi naviganti ellenici. Di fronte ai due Archi citati, si trova lo Scoglio dello Scorzone, incastonato nello scenario surreale offerto da Madre Natura ed a poca distanza è possibile ammirare l’Isola di Dino, la maggiore delle isole calabresi.